Teste Di Sneakers – EP3: Omar Yakoubi

Da un passato difficile ad essere imprenditore e calzolaio 2.0. La storia di Omar è fatta di orgoglio, passione, sudore e soddisfazioni.

Teste Di Sneakers - EP3: Omar Yakoubi

Nome: Omar Kamil Yakoubi

Città: Bologna

Occupazione: Imprenditore e Calzolaio 2.0

Instagram: yakoubiomar_

Ci pare doveroso iniziare dalla tua storia personale, raccontaci qualcosa di te! Chi sei, dove sei cresciuto e qual è il tuo background.
Ciao, mi chiamo Omar Yakoubi ho 28 anni e faccio il calzolaio 2.0 o meglio, restauratore di sneakers… che fa più figo (ride)! Sono cresciuto a Marzabotto, in provincia di Bologna. All’età di 18 anni, a causa di alcuni problemi legati alla salute di mia madre e, più in generale, a vicissitudini familiari, ho deciso di lasciare la scuola e ho iniziato a lavorare in un tacchificio e calzaturificio dove stampavo tacchi, sotto tacchi e suole per marchi di alta moda. All’inizio ero molto carico di aver intrapreso questo lavoro, ma dopo qualche anno ho capito che non venivo valorizzato abbastanza. Dopo 8 anni, quindi, ho iniziato a pensare di dare una svolta alla mia vita; dentro di me sapevo di poter ottenere ciò che volevo e mi sentivo come una sorta di predestinato. La mia vita è sempre stata legata al mondo delle calzature. Nel momento più buio della mia vita, cercando di prendere in mano la situazione, una sera ho deciso di fare una ricerca su internet e ho iniziato a pulire le mie sneakers con aceto, bicarbonato e candeggina. Da quel momento ho capito che questo era ciò che volevo! Volevo diventare il miglior restauratore di sneakers in Italia. Quando ne parlavo con i miei amici e conoscenti mi prendevano tutti in giro. Oggi invece, ancora forse non sono nessuno e probabilmente non lo sarò mai, ma il sogno della mia bottega si sta realizzando e per me è già una grandissima vittoria. Adesso non mi ferma più nessuno, voglio ottenere il massimo da me stesso e dimostrare che tutto è possibile nella vita, se si vuole.

Teste Di Sneakers - EP3: Omar Yakoubi

Come è nata la tua passione per le sneakers?
La mia passione per le sneakers non nasce in un determinato periodo della mia vita. Sono sempre stato affascinato sin da bambino dalle scarpe. Per farvi capire, quando i ragazzini di 5/6 anni mettevano le Geox, io piangevo perché volevo le Nike “colorate”. È sempre stato un susseguirsi di scarpe diverse, dalle scuole medie fino all’inizio delle scuole superiori.

Crescere a Bologna ha aiutato a coltivare questa passione oppure lo ha reso più difficile? Esiste una comunità di sneakerheads?
Sinceramente Bologna come città non mi ha influenzato più di tanto, è sempre stata una passione portata avanti con il tempo a livello personale. Diciamo che le superiori hanno incrementato questa passione perché anche altri ragazzi, come me, volevano presentarsi a scuola, ogni giorno, con una scarpa diversa e io, nei limiti del possibile, cercavo di emularli.

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Tu pulisci e restauri le sneakers. Raccontaci del tuo progetto: si tratta di una passione o di un lavoro?
Il mio progetto nasce da una passione, che dopo quasi due anni è diventata il mio lavoro a tutti gli effetti. Il progetto è nato grazie ad un mio caro amico, che vedendo come avevo pulito un paio di 11 Concord mi propose di restaurare un suo paio di sneakers. A lavoro terminato rimase molto felice e contento. Subito dopo i ragazzi della mia compagnia iniziarono ad assillarmi, convincendomi ad aprire una pagina Instagram per pubblicare tutti i lavori che svolgevo. Da li nacque il progetto Pimp my sneakerz che riscosse, per i miei standard, un enorme successo, soprattutto nei paesi vicini al mio e tra i miei conoscenti. Da lì a poco, cercando di alzare l’asticella, ero alla ricerca di prodotti validi per pulire e restaurare sneakers… da qui la svolta alla mia vita. Circa due anni fa, come dicevo, ero alla disperata ricerca di prodotti, ma non avendo né credibilità né partita IVA e venni respinto più volte sui social. Grazie ad alcune conoscenze, sono riuscito ad entrare in contatto con un ragazzo, mastro calzolaio e imprenditore di Bologna. Ci diamo appuntamento per una chiacchierata veloce e, invece, rimaniamo a parlare per un ora e mezza di tutti i miei progetti, della mia passione, della mia vita e soprattutto della mia estrema volontà di imparare il mestiere. Da questo momento iniziamo a fare alcuni corsi, una volta alla settimana, per 3/4 ore. Dopo il primo incontro, capisco subito che questo lavoro era ciò che volevo fare nella mia vita e, nonostante il lavoro fisso che avevo, decido di chiedere al capo di fare i turni per riuscire ad incastrare il lavoro con i corsi a Bologna. A lavorare ero praticamente assente con la testa e se n’erano accorti un po’ tutti, ma intanto con Pimp my sneakers continuavo ad avere sempre più richieste e di conseguenza più lavoro. Da li a qualche settimana decido di fare il passo, non avevo nulla da perdere, mi sono licenziato e ho fatto all-in… avevo bisogno di essere davvero felice per la prima volta nella mia vita. I corsi continuavano, le richieste aumentavano e oggi, nel 2023, nasce SITL LAB, che è l’acronimo di Sky is the limit. Un progetto con il nome di ciò che rappresenta la mia vita. Sky is the limit deve essere prima di tutto un’eccellenza del restauro di sneakers in Italia. Sky is the limit è legato alla musica, alla cultura hip hop, alla quale sono molto legato ma soprattutto vuole essere un messaggio per tutti i ragazzi che coltivano un sogno, qualsiasi esso sia, credendoci, impegnandosi e facendo sacrifici si può ottenere qualsiasi cosa. Insieme ai miei soci sto per coronare il sogno di una vita… ragazzi credeteci sempre!

Teste Di Sneakers - EP3: Omar Yakoubi

Qual è stato il primo paio di sneakers che hai comprato?
Il primo paio di scarpe che ho comprato, con i miei soldi, sono state delle Nike Flyknit Chuccka verdi e arancioni.

Oggi quante paia possiedi?
Ad oggi possiedo all’incirca una quarantina di sneakers, di ogni modello e marca.

Se dovessi scegliere la tua TOP 3 di tutti i tempi, quali sneakers sceglieresti?
Senza dubbio le Nike Cortez al primo posto, poi le Jordan 11 Concord e le Dunk High Shima Shima 3.

Teste Di Sneakers - EP3: Omar Yakoubi

Qual è il brand al quale sei più legato?
Come dicevo prima, sono legato in particolar modo a Nike. 

Come abbini il tuo outfit alle tue sneakers? Segui dei criteri predefiniti?
Per me la sneakers deve spezzare completamente l’outfit, oppure deve assolutamente matchare con la maglia o felpa indossata.

Se potessi indossare un solo paio di sneakers per il resto della tua vita, quale sarebbe e in che colorazione?
La Nike Cortez in colore classico: bianco, rosso e blu.

Oggi la cultura delle sneakers sta vivendo il suo periodo d’oro. Pensi sia dovuto solo ai social media oppure c’è una ragione particolare?
Sicuramente i social media hanno incentivato l’hype, tuttavia penso non ci sia accessorio migliore che la sneakers. Ci sono milioni di scarpe che possono calzare a pennello con il tuo stile e con la tua identità. È un biglietto da visita, un modo per mostrare un po’ quello che sei.

Teste Di Sneakers - EP3: Omar Yakoubi

Dove compri solitamente le sneakers? Hai un rivenditore di fiducia?
Non ho un rivenditore di fiducia. Mi appoggio ad amici reseller e ai gruppi facebook dove c’è una community molto grande ed attiva.

Hai un paio che hai sempre voluto ma che purtroppo non sei riuscita a coppare durante la release?
Sì ma a breve la comprerò… le Jordan 1 Low x Travis Scott Fragment… Scarpa folle!

Spesa più alta per una sneakers?
Euro 450 per la Jordan 1 high UNC.

Teste Di Sneakers - EP3: Omar Yakoubi

Se vuoi aggiungere qualcos’altro, questo è il momento e lo spazio giusto per farlo.
Vorrei collegarmi al discorso di Sky is the limit. Mi piacerebbe davvero essere un punto di riferimento per tutti, facendo video spiegazioni e dando consigli. Vorrei che sempre più ragazzi si appassionassero al mondo dell’artigianato, che trovino uno scopo, che si divertano quando fanno un lavoro. Vorrei fare un ringraziamento speciale ad Ervis Haxhia, la persona a cui devo tutto. Il mio maestro, il mio socio e al papà che mi è tanto mancato. Senza la sua persona e la sua fiducia non sarei dove sono ora. Grazie Stefano che mi hai dato questa opportunità incredibile. Grazie a Chicco Giuliani che da cliente è diventato un carissimo amico con il quale abbiamo bei progetti. Grazie alla mia magnifica famiglia e ai miei splendidi amici.

Nano, Samu, Massi.. tutto questo è anche un po’ vostro!